Dal primo febbraio 2022 è di nuovo cambiato il regime delle incompatibilità a cui sono soggetti i mediatori di cui alla legge 39/89.
Per completezza riportiamo il quadro attuale:
TESTO IN VIGORE DALL’1.2.2022 – L.238/21 – L’ATTIVITA’ DI MEDIAZIONE E’ INCOMPATIBILE CON:
1) ESERCIZIO DI ATTIVITA’ IMPRENDITORIALE DI PRODUZIONE, VENDITA, RAPPRESENTANZA O PROMOZIONE DEI BENI AFFERENTI AL MEDESIMO SETTORE MERCEOLOGICO PER IL QUALE SI ESERCITA L’ATTIVITA’ DI MEDIAZIONE
2) OVVERO CON LA QUALITA’ DI DIPENDENTE DI TALE IMPRENDITORE
3) ATTIVITA’ SVOLTA IN QUALITA’ DI DIPENDENTE DI ENTE PUBBLICO
4) ATTIVITA’ SVOLTA IN QUALITA’ DI DIPENDENTE O COLLABORATORE DI IMPRESE ESERCENTI I SERVIZI FINANZIARI
(● SERVIZI BANCARI E NEL SETTORE DEL CREDITO ● SERVIZI DI AGENZIA IN ATTIVITA’ FINANZIARIA ● MEDIAZIONE CREDITIZIA ● SERVIZI ASSICURATIVI E DI RIASSICURAZIONE ● SERVIZIO PENSIONISTICO PROFESSIONALE O INDIVIDUALE LE INCOMPATIBILITA’ 4 ● NEGOZIAZIONE DEI TITOLI ● GESTIONE DEI FONDI ● SERVIZI DI DI PAGAMENTO ● SERVIZI DI CONSULENZA NEL SETTORE DEGLI INVESTIMENTI)
5) ESERCIZIO DI PROFESSIONI INTELLETTUALI AFFERENTI AL MEDESIMO SETTORE MERCEOLOGICO PER CUI SI ESERCITA L’ATTIVITA’
6) IN SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSE
Dal quadro sopra riportato emergono le seguente novità:
Possono svolgere attività di mediatore
– tutti i dipendenti privati che non rientrano nei punti 2) e 4);
– tutti i dipendenti pubblici che sono in possesso di un part time non superiore al 50% (tale deroga sussisteva già)
Su tali categorie occorre sempre valutare la sussistenza dell’impedimento di cui al punto 6)
esempio:
un dipendente pubblico con part time non superiore al 50% che però lavora presso l’ufficio tecnico del comune non può comunque svolgere attività di mediatore immobiliare.
